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Laici Missionari - odv nasce a Noci nel 2002 ed opera tramite i suoi volontari già dal 1997. I soci fondatori, ideatori dell'associazione, provengono da una forte esperienza ecclesiale. Sono Fabrizio Rossi e Anna Ruggiero, coniugi dal 1988 con alle spalle un'esperienza di obiettore di coscienza e anno di volontariato civile.
I coniugi Rossi hanno un'esperienza missionaria in Kenia nel giugno 1996 e nei mesi successivi valutano la possibilità di intraprendere un'esperienza a vita in terra di missione. Lasciare il lavoro di impiegato di banca e la difficoltà al rientro di poter reinserirsi nel mondo del lavoro, sono le ragioni che hanno spinto i coniugi Rossi ad intraprendere una nuova strada. Vivere la missione qui in Italia a servizio delle realtà più povere e prestare una particolare attenzione alle povertà del mondo. L'associazione si impegna in un progetto di adozioni a distanza, in collaborazione con le suore Ancelle di Gesù Bambino e le suore missionarie della Consolata. Oggi collabora con una ONG nata dall'instancabile lavoro di suor Rosangela Pelllizzari missionaria in Costa d'Avorio..
L'associazione gestisce duecento adozioni a distanza e ha realizzato diversi progetti in Africa come la costruzione di tre scuole ad Iringa, Kibiti e Irole in Tanzania e realizzato due pozzi. Nel giugno 2001 i coniugi Rossi sono di nuovo in Africa, in Tanzania, per rivivere quell'esperienza missionaria che è stata così importante per loro e per testimoniare il lavoro esemplare delle suore che gestiscono i soldi delle adozioni. L'esperienza missionaria ha insegnato molto su come bisogna rapportarsi con i poveri. Vivere la missione qui in Italia significa prima di tutto imparare a riconoscere le forme di povertà fino ad allora non conosciute. Anche l'atteggiamento cambia radicalmente. Iniziano ad entrare in queste realtà ed imparano a condividerle. Nella sua esperienza l'associazione si è particolarmente distinta nella attività a favore dei minori e delle famiglie arrivate a Noci da altri Paesi. Questo ci ha permesso di sensibilizzare la comunità locale sul significato profondo di integrazione sociale.Attenta alle persone che si trovano in un periodo di particolare fragilità, sperimenta nuove ed innovative strade di accoglienza dell'intero nucleo familiare che si trova in situazioni di vulnerabilità sociale.
Nello spirito missionario ,come in ogni luogo di accoglienza per i minori si provvede al doposcuola, ritenendo la formazione fondamentale per inserirsi nel mondo. Grande importanza è data all'animazione che si suddivide in: realtà ludiche (il gioco), attività espressivo-ricreative (cartelloni, canti, balli) realizzazioni manuali (produzione giornalino dei ragazzi).
Il progetto "Fantàsia" diventa, così, la casa dei bambini, il luogo in cui recuperare la fanciullezza, tornare a rivedere il mondo con gli occhi dei bambini, affinchè alla fine del percorso possano spiccare il volo.
Una nuova lettera dalla Costa d'Avorio
Un asilo a Kibiti