Il presepe multietnico

A cura di Anna Ruggiero

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Negli anni '90 ci furono numerosi sbarchi di albanesi sulle coste pugliesi. Molti furono accolti dalla comunità nocese e pian piano si inserirono negli ambienti lavorativi ed educativi. 

Nel 1999 presso i Laici Missionari conoscemmo la prima famiglia albanese composta da padre, madre e tre figli (a cui se ne aggiunse successivamente un quarto). I figli iniziarono a partecipare ai progetti dell'associazione. Quello fu il mio primo approccio con una cultura e religione differenti. Erano di origine musulmana, eppure non notai alcuna differenza nel modo in cui la mamma, in particolare, si prendeva cura e seguiva i propri figli. Ricordo il grande rispetto e il grande spirito di condivisione con cui partecipavano alla preparazione del Santo Natale presso i Laici Missionari

Negli anni successivi abbiamo accolto altre culture: Brasiliani, Giorgiani, Rumeni e spesso mi sono chiesta se fosse giusto celebrare il Natale e le altre festività cattoliche. Con l'esperienza ho compreso che nessuno deve svendere il proprio credo per venire incontro alle altre religioni. 

La vera multiculturalità sta nel trovare le basi comuni, un punto di incontro tra le varie religioni. E come ha affermato recentemente Papa Francesco: Dio è il Signore di tutti i popoli e non solo dei cristiani!

Quest'anno quindi abbiamo deciso di preparare un presepe multietnico e multireligioso, nel quale ognuno di loro potrò inserire un simbolo della propria fede, in modo che nessuno di loro si senta escluso. Noi ci stiamo preparando con i bambini a vivere un Natale all'insegna dell'unità, concordia e pace. E auguro anche a tutti voi di vivere un sereno Natale, carico di speranza.

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